Il mercato dell’arte in Italia: Da Vittorio Sella a Man Ray

Man Ray (1890-1976), ‘Mélancolie,’ 1926. Stampa alla gelatina sali d’argento, stampata nel 1974. Intitolata, datata e timbro del fotografo sul verso, cm 27,8 x 23,5 (10.9 x 9.3 in.) Stima 5mila-8mila euro. Courtesy Minerva Auctions.
Il 29 aprile alle 16 la casa d’aste romana Minerva terrà la sua asta primaverile di fotografie con un’offerta che include un’ampia gamma di generi e va incontro ai gusti più diversi. “Come in altri segmenti dell’arte”, ci spiega l’esperta di fotografia di Minerva Silvia Berselli, “i collezionisti di solito si concentrano su un genere solo, per cui è difficile individuare dei trend del mercato, ma ogni genere mantiene la sua clientela affezionata”.
Già il primo lotto in vendita è interessante: si tratta di un paesaggio di Vittorio Sella, alpinista e fotografo, stimato tra 2.000 e 2.500 euro. È un lotto importante per via del formato panoramico, che è molto apprezzato dai collezionisti, ma anche per il soggetto, il Karakorum. “Vittorio Sella viene nominato da un grande fotografo americano come Anselm Adam come uno dei suoi modelli. Tuttavia i prezzi di Adam sono enormemente più alti di quelli di Sella. È un segno della forza del mercato americano, non solo rispetto a quello italiano ma anche francese e inglese, perché c’è una cultura museale legata alla fotografia e anche di pubblicazioni scientifiche.
Sempre dello stesso periodo ci sono in vendita alcune fotografie di Wilhelm von Gloeden e Guglielmo Von Plüschow, due cugini tedeschi che vivevano in sud Italia e sono diventati famosi per i loro ritratti voyeuristici di ragazzi seminudi carichi di tensione sensuale omosessuale. Questi due nomi sono particolarmente richiesti in Germania e in Francia. Le stime vanno da 300 a 1.000 euro (lotti 4-7 e 12-14).
In alcuni casi il livello di specializzazione dei collezionisti è così alto da arrivare a guardare a un solo tema, come per esempio per i collezionisti di fotografie di Josephine Baker. Minerva ne offre alcune tra 300 e 500 euro (lotti 20-26). Anche i collezionisti di fotografie di cinema sono molto specializzati. Per loro alla prossima asta di Minerva ci sono ritratti di divi del cinema come Sophia Loren e Marcello Mastroianni (lotti 119-142, stime tra 100 e 600 euro).
Nel genere della fotografie di moda, che è il genere più forte nel mercato della fotografia se escludiamo gli artisti contemporanei che lavorano con la fotografia, ci sono Jeanloup Sieff e Frank Horvat, mentre Horst P. Horst è rappresentato con una natura morta (lotto 116), stimata 3.500-4.000 euro, e un ritratto di Elsa Schiapparelli (lotto 117), stimato 2.500-3.000 euro.
La fotografia francese è rappresentata da Sabine Weiss e Henri Cartier Bresson. Di Sabine Weiss ci sono alcuni ritratti di Giacometti che in genere sono interessanti per i collezionisti di arte contemporanea (lotti 34-35, stime 900-1.200 euro).
Tra i nomi più noti c’è anche Man Ray con una fotografia che ha la stima più alta di quelle in offerta: Mélancolie, del 1926, stimata tra 5mila e 8mila euro. Il negativo è del 26, mentre la stampa è del 74 ma è contemporanea all’artista, che è morto nel 76. Una fotografia simile è stata esposta al Pompidou.
La fotografia italiana, invece, è rappresentata dai fotografi della prima metà del secolo, sia i ritrattisti che quelli più sperimentali. Sono nomi poco noti in Italia ma che vanno molto negli Stati Uniti come Mario Prandi, Giacinto Oriani, Elio Luxardo, Domenico Ricardo Peretti-Griva (lotti 64-85). C’è anche Ghitta Carell, che era ebrea ma era anche la fotografa di Mussolini. Susan Sontag l’ha citata come una fotografa con un occhio particolarmente acuto. A lei è dedicata una mostra al Pastificio Cerere a Roma che apre il 18 aprile. Ma ci sono anche i fotografi degli anni 40-50, quelli del Neorealismo, come Mario De Biasi e Pepi Merisio.
L’asta include anche una selezione dedicata al colore, con un’importante immagine astratta di Luigi Veronesi (lotto 148, stima 2.800-3.500 euro) e poi la fotografia più contemporanea.
ADDITIONAL IMAGES OF NOTE

Man Ray (1890-1976), ‘Mélancolie,’ 1926. Stampa alla gelatina sali d’argento, stampata nel 1974. Intitolata, datata e timbro del fotografo sul verso, cm 27,8 x 23,5 (10.9 x 9.3 in.) Stima 5mila-8mila euro. Courtesy Minerva Auctions.

André Kèrtesz (1894-1985), ‘La Fourchette,’ 1928. Stampa alla gelatina sali d’argento, stampata nel 1970 circa. Timbro a secco del fotografo, cm 20,8 x 25,8 (8.2 x 10.2 in.) Stima 1.200-1.600 euro. Courtesy Minerva Auctions.

Luigi Veronesi (1908-1998), ‘Variante 2,’ 1987. Stampa cromogenica, opera unica. Firmata e datata a penna sul recto; Firmata e intitolata a penna nera sul verso, cm 68 x 48 (26.8 x 18.9 in.) Stima 2.800-3.500 euro. Courtesy Minerva Auctions.