Il mercato dell’arte in Italia: Fumetto, il mercato di Dylan Dog

Bruno Brindisi, ‘Dylan Dog’, Vol. 1, ‘L’alba dei morti viventi – Jack lo squartatore – Le notti della luna piena’. Courtesy Little Nemo Torino.
TORINO, Italy – Ottimo bilancio per la mostra “Dylan Dog a Torino – Bruno Brindisi e Fabio Civitelli”, organizzata dalla casa d’aste e galleria d’arte specializzata in fumetto Little Nemo, che ancora una volta conferma la grande popolarità di questo personaggio in Italia.
Per l’occasione, infatti, Little Nemo ha creato un portfolio con le cinque copertine più belle della mostra stampate su carta di pregio in edizione di 99 al prezzo di 60 euro che ha registrato subito il sold out. “Avremmo potuto farne tre volte tanto”, ha commentato il direttore Sergio Pignatone. “È una conferma che anche tutto il merchandising prodotto intorno alla figura di questo eroe del fumetto italiano è richiestissimo”.
Il personaggio di Dylan Dog, “indagatore dell’incubo” alle prese con il paranormale, è interessante nella storia del fumetto perché ha saputo raggiungere un larghissimo pubblico, anche femminile, ampliando notevolmente il mercato. Quando è nato nel 1986 (era già nel cassetto da un paio di anni) ha rappresentato una svolta per la casa editrice Sergio Bonelli Editore, che prima di lui era nota per fumetti come Tex, Zagor e il Piccolo Ranger. Insieme al fumetto di Martin Mystère, nato nel 1982, è riuscito a svecchiare la casa editrice.
È nato dalla mente di Tiziano Sclavi, che già lavorava per la Bonelli Editore e che inizialmente ha incontrato titubanza da parte di Sergio Bonelli poiché si trattava di un fumetto horror. Il livello qualitativo era, però, tale che il progetto è stato lanciato e nel giro di 30-40 numeri è diventato un fenomeno epocale. Negli anni 90 arrivavano addirittura 200 copie in ogni edicola.
Il successo è dovuto alla combinazione dei testi brillanti di Tiziano Sclavi da un lato e alla maestria dei disegni di Angelo Stano dall’altro, che ha saputo creare eleganti richiami all’arte di Schiele e Klimt dando vita ad una riuscita contaminazione tra il genere popolare del fumetto e le più alte espressioni dell’arte. Inoltre si tratta di un personaggio forte con un allure romantica che mancava agli altri personaggi del fumetto – che si limitavano all’avventura -, circondato da altri personaggi altrettanto forti come Groucho, Xabaras e figure femminili piene di fascino come Morgana.
A Stano si sono affiancati disegnatori di alto prestigio che hanno mantenuto un altissimo livello grafico come Claudio Villa, Corrado Roi, Bruno Brindisi. A quest’ultimo è dedicata la mostra di Little Nemo, ancora in corso fino al 19 luglio e che sarà poi riproposta nei prossimi mesi a Lucca per il Lucca Comics e a Padova durante la fiera dell’arte Arte Padova.
La grande popolarità del personaggio ha fatto sì che da subito si sviluppasse un amplissimo collezionismo di Dylan Dog. Si favoleggia che una copia del numero uno negli anni 90 sia stata pagata un milione di lire, una cifra altissima per un fumetto uscito solo dieci anni prima. La cifra corretta oggi sarebbe intorno ai 200-300 euro.
Per le copie ordinarie, in media, il costo si aggira tra i 2 e 5 euro. Alcuni numeri importanti raggiungono i 50 euro, come per esempio il numero 13. Il prezzo dipende naturalmente anche dallo stato di conservazione, fattore da non trascurare perché sia il tipo di carta, che il nero della copertina sono facilmente deteriorabili.
Per un’intera collezione (circa 300 numeri) il prezzo va da 500 a 1.500 euro. Un altro elemento di cui tener conto è il fatto che da subito siano state fatte moltissime ristampe. Quindi non è un mercato da grande investimento ma sicuramente molto diffuso.
Per quanto riguarda le tavole, invece, si va da 100 a 600 euro a seconda dell’autore. Più alti i prezzi delle copertine: si va da 1.500 euro per le copertine degli ultimi numeri, disegnate da Stano, a 5.000-6.000 euro per le copertine dei primi 41 numeri, disegnate da Claudio Villa. Negli anni 90 una di queste copertine costava 1 milione-1,5 milioni di lire, quindi oggi il prezzo si è moltiplicato notevolmente.
Le copertine in mostra da Little Nemo, invece, sono come dicevamo di Bruno Brindisi, un disegnatore che fino al 2013 ha realizzato solo gli interni del fumetto e poi si è trovato a confrontarsi con la copertina – e quindi con i grandi maestri Villa e Stano – in occasione della ristampa a colori di 50 numeri da parte del gruppo editoriale L’Espresso. In mostra ci sono le copertine e le bozze che mostrano il compito non semplice di reinventare la copertina senza tradire la grande eredità.
In generale il mercato del fumetto oggi continua a premiare la qualità, la rarità e l’ottimo stato di conservazione. Soprattutto per le tavole c’è un vero e proprio boom all’estero. Si pensi alle aste di Artcurial, ma anche all’arrivo su questo mercato dei grandi colossi come Christie’s, che ha battuto un’asta da 4,5 milioni di euro, e Sotheby’s, che si prepara ad entrare nel mercato sulla piazza di Bruxelles all’inizio del 2015.
Tra gli autori più popolari sul mercato non mancano gli italiani come Hugo Pratt, Milo Manara, Vittorio Giardino, Guido Crepax e Dino Battaglia. Dylan Dog è un fumetto molto italiano ma viene stampato anche in altre nazioni tra cui Francia, Turchia, nell’Europa nel Nord. All’estero è particolarmente amato in Croazia e Slovenia.
ADDITIONAL IMAGES OF NOTE

Bruno Brindisi, ‘Dylan Dog’, Vol. 1, ‘L’alba dei morti viventi – Jack lo squartatore – Le notti della luna piena’. Courtesy Little Nemo Torino.

Bruno Brindisi, ‘Dylan Dog’, Vol. 22, ‘I segreti di Ramblyn’. Courtesy Little Nemo Torino.

Bruno Brindisi, ‘Dylan Dog’, Vol. 43. Courtesy Little Nemo Torino.

Bruno Brindisi, ‘Dylan Dog’, Vol. 15, ‘Storia di Nessuno’. Courtesy Little Nemo Torino.

Bruno Brindisi, ‘Dylan Dog’, Vol. 19, ‘LA Mummia’. Courtesy Little Nemo Torino.

Bruno Brindisi, ‘Dylan Dog’, Vol. 20, ‘La clessidra di Pietra’. Courtesy Little Nemo Torino.