Skip to content
Figura di Bodhisattva eretta in rame parzialmente dorata turchese corallo e specchio, cm 47,5 Cina, Dinastia Qing, marcato con i quattro caratteri Qianlong e del periodo, altezza cm 47. Courtesy Cambi Casa d'Aste, Genova.

Il mercato dell’arte in Italia: Le aste di arte orientale e design

Figura di Bodhisattva eretta in rame parzialmente dorata turchese corallo e specchio, cm 47,5 Cina, Dinastia Qing, marcato con i quattro caratteri Qianlong e del periodo, altezza cm 47. Courtesy Cambi Casa d'Aste, Genova.
Figura di Bodhisattva eretta in rame parzialmente dorata turchese corallo e specchio, cm 47,5 Cina, Dinastia Qing, marcato con i quattro caratteri Qianlong e del periodo, altezza cm 47. Courtesy Cambi Casa d’Aste, Genova.
È record per l’asta di arte orientale di Cambi Casa d’Aste di Genova. 3,2 milioni di euro, il totale più alto mai realizzato per l’arte orientale in Italia. I 170 lotti battuti il 16 dicembre hanno raddoppiato la stima pre-asta di 1,6 milioni; le percentuali di vendita sono state del 50% per lotto e più del 100% per valore.

Il top lot è stato una campana rara in giada bianca Quianlong, partita da una stima di 80mila euro e passata di mano per 700mila euro (diritti inclusi). È il nuovo record per un oggetto di arte orientale venduto in Italia e ha superato il record precedente, battuto sempre da Cambi all’asta del 4 giugno scorso, di quasi 600mila euro per una figura di Begtse in bronzo dorato, Cina dinastia Qing, del XVIII secolo (il totale dell’asta era stato di 1,5 milioni di euro).

Uno scettro, sempre in giada e sempre di epoca Quianlong, è passato da 20mila-30mila euro di stima a 297.600 in pochi minuti, mentre una figura in bronzo di Bodhisattva di epoca Quianlong è stata aggiudicata a 272mila euro.

Altri lotti che hanno moltiplicato le stime sono stati una coppia di pannelli con draghi in legno di zitan che con stima 20mila-30mila euro hanno raggiunto 89mila euro; una piccola console sempre in zitan che da 5mila-6mila euro è arrivata a 62mila euro e una figurina in corallo che con stima 7mila-10mila è arrivata a quasi 50mila euro. Tra i vasi spiccano i risultati di un vaso in giada gialla venduto per 149mila euro; una coppia di vasi famiglia verde che da € 15.000-20.000 hanno superato € 83.000; e un’altra coppia, questa volta in bronzo e smalti, che con stima 8mila-10mila hanno superato i 52mila euro.

L’80% dei i compratori erano orientali, sia in sala che al telefono. I venditori, invece, sono sia italiani che internazionali.

Sempre a Genova, pochi giorni prima dell’asta di Cambi, l’11 dicembre, c’è stato un altro exploit per l’arte orientale, questa volta da Boetto: un Buddha in bronzo dorato del Tibet del XIX secolo è partito da 1.000-1.100 euro di stima ed è arrivato a 300mila euro (diritti inclusi). “È stata la nostra prima asta di arte orientale ed è andata bene”, ci dicono dalla casa d’aste. “Abbiamo venduto circa il 50% degli oggetti a prezzi vicini alle riserve. Ci aspettavamo un bel risultato per questo Buddha, ma non a questi livelli”. Anche in questo caso l’acquirente era orientale, così come tutti gli offerenti che hanno gareggiato e hanno contribuito a raggiungere questo risultato. La provenienza degli oggetti era, invece, italiana.

Wannenes, un’altra casa d’aste genovese, tiene le aste di arte orientale già da due anni. “È un mercato certamente in espansione in Italia”, ci spiega il portavoce Luca Violo. “I compratori sono internazionali, in prevalenza orientali che stanno ricomprando e riportando in patria il patrimonio disperso nel passato (ma molti comprano anche oggetti guidati dalle superstizioni). I venditori invece sono per lo più italiani che hanno acquistato oggetti d’arte cinesi sul mercato primario negli anni ’50-’60 per motivi decorativi (gli oggetti d’arte cinese venivano accostati al ‘700 veneziano) e stanno rivendendo sul mercato secondario, ora che gli acquirenti cinesi sono forti e si è affermata questa tendenza di recupero”. Wannenes ha tenuto l’asta di arte orientale il 28 novembre. Il risultato totale è stato di 118.878 euro (diritti inclusi) con circa il 50% di venduto per lotto e per valore. I lotti che sono andati meglio sono stati quelli di impatto, come una gallina in biscuit cinese a tre colori della fine del XVII-inizio XVIII secolo, partita da una stima di 1.500-3.000 euro e venduta a 13.392 euro.

L’interesse dei collezionisti stranieri sul mercato italiano si nota anche nel segmento del design. Da Wannenes le richieste sono arrivate da USA, Gran Bretagna, Francia. L’attenzione è globale. L’asta del 12 dicembre ha realizzato 552.209 euro con il 77% di venduto per lotto e il 170% per valore. Il top lot è stata una sedia di Carlo Mollino del 1947, venduta per 27.280 euro. Fa parte dell’arredamento per la prima unità abitativa realizzata dal designer italiano (la Casa del Sole a Cervinia) che fino ad allora aveva realizzato solo residenze private.

Anche da Cambi è stato notato l’interesse internazionale all’asta di design del 18 dicembre. Il totale è stato di 514mila euro con il 50% di venduto per valore.

A dicembre, infine, c’è stata anche la prima asta di una nuova casa d’aste tutta italiana, Mecenate Aste, che punta a creare una realtà vivace a Milano (sui risultati si mantiene ancora il riserbo). L’iniziativa è di tre soci tra cui Alessandro Ghizzardi, che proviene dal campo dell’informatica ma ha gestito per anni siti di arte e ha così cambiato settore. I nuovi canali di comunicazione hanno un ruolo importante nella strategia della casa d’aste, che punta da un lato a creare degli eventi in sala, con cocktail e contatto diretto con il cliente, e dall’altro a usare il telefono, internet e la televisione per le vendite. “Abbiamo notato che i clienti europei, soprattutto tedeschi e francesi, sono molto più combattivi di quelli italiani in questo momento, quindi punteremo a.


ADDITIONAL IMAGES OF NOTE


Figura di Bodhisattva eretta in rame parzialmente dorata turchese corallo e specchio, cm 47,5 Cina, Dinastia Qing, marcato con i quattro caratteri Qianlong e del periodo, altezza cm 47. Courtesy Cambi Casa d'Aste, Genova.
Figura di Bodhisattva eretta in rame parzialmente dorata turchese corallo e specchio, cm 47,5 Cina, Dinastia Qing, marcato con i quattro caratteri Qianlong e del periodo, altezza cm 47. Courtesy Cambi Casa d’Aste, Genova.
Straordinaria e rara campana o guanta con dorje o vajra in giada bianca di manifattura imperiale, entrambi con marca. H cm 17,2, entro custodia in pelle nera, dorje cm 13. Un simile esempio di campana e dorje sono esposti al Palazzo Imperiale di Pechino. Courtesy Cambi Casa d'Aste, Genova.
Straordinaria e rara campana o guanta con dorje o vajra in giada bianca di manifattura imperiale, entrambi con marca. H cm 17,2, entro custodia in pelle nera, dorje cm 13. Un simile esempio di campana e dorje sono esposti al Palazzo Imperiale di Pechino. Courtesy Cambi Casa d’Aste, Genova.
Scettro in giada bianca-celadon con draghi scolpiti a rilievo, Cina, Dinastia Qing, Periodo Qianlong (1736-1795) cm 43. Courtesy Cambi Casa d'Aste, Genova.
Scettro in giada bianca-celadon con draghi scolpiti a rilievo, Cina, Dinastia Qing, Periodo Qianlong (1736-1795) cm 43. Courtesy Cambi Casa d’Aste, Genova.