(La Bassée, 1761 - Parigi, 1845)
Coppia di ritratti
Olio su tela, cm 41,5X32 (2)

Boilly fu il più abile e popolare pittore di genere del periodo rivoluzionario e dei primi anni del XIX Secolo. Poco attratto dalla rappresentazione a carattere storico, si dedicì a descrivere scene familiari e aneddotiche, addentrandosi sovente a esprimere una critica sociale della società parigina del tempo. Ciì si evince osservandone la produzione ritrattistica, ma ancor più i suoi studi di teste, che negli anni espressero una valenza di cruda satira. Non fu un caso, infatti, che già Joseph Wicar, celebre allievo di David, lo accusì di concepire quadri di oscenità rivoltante per la morale repubblicana (Honour, 1980, p. 57). Ai nostri occhi invece, alcune sue creazioni paiono esprimere un vero e proprio spirito rivoluzionario, che per carattere riflettono ancora un sapore illuministico e pittoricamente tardo rocaille. Un simile raggiungimento lo si percepisce osservando a esempio le tarde Recueil de Grimaces pubblicate a Parigi tra 1823 e il 1828, che costituita da novantacinque tavole descrivono personaggi a mezzo busto dalle fisionomie caricaturali. Secondo Siegfried, infatti, Boilly vedeva la Rivoluzione non come un evento politico, ma come una forza che ridefiniva atteggiamenti e comportamenti sociali e i suoi dipinti esprimevano un nuovo immaginario borghese della vita moderna.