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Giulio Cesare Procaccini, Sacrificio di Isacco, olio su tela, Courtesy Bibliopathos

Il mercato dell’arte in Italia: Libri e dipinti antichi da Bibliopathos

Giulio Cesare Procaccini, Sacrificio di Isacco, olio su tela, Courtesy Bibliopathos

Giulio Cesare Procaccini, Sacrificio di Isacco, olio su tela, Courtesy Bibliopathos

Dopo dieci anni di attività come librai antiquari e galleria d’arte, Bibliopathos ha aperto nel 2013 una casa d’aste. Dall’inizio dell’attività ha già tenuto sei aste e a luglio ce ne sono in calendario altre tre. Il 9 luglio si svolgerà a Torino un’asta di dipinti antichi composta da 59 lotti (24 dipinti e per il resto incisioni e disegni), con stime comprese tra 500 euro e 100.000 euro. Include opere di grandi maestri dal XVI al XVIII secolo, ma anche alcune opere minori dai prezzi più abbordabili per collezionisti neofiti.

I due pezzi più importanti sono il “Lamento sul Cristo morto” del Bassano, opera appartenuta ai reali di Spagna Filippo V e sua moglie Isabella e pubblicata nel catalogo ufficiale delle loro collezioni (lotto 2, stima 80.000-100.000 euro), e il “Sacrificio di Isacco” di Giulio Cesare Procaccini, un’opera autografa recentemente scoperta (lotto 10, stima 100.000-120.000 euro). Altri dipinti importanti sono la Madonna di Van Orley, anch’essa firmata (lotto 18, stima 25.000-30.000 euro), e “Leda e il Cigno”, un dipinto su tavola della metà del Cinquecento in ottime condizioni attribuito al pittore fiammingo Sellaer (lotto 13, stima 70.000-90.000 euro). “Per gli amanti della musica”, segnala lo specialista Antonello Privitera, “ci sono anche due splendidi dipinti su questo soggetto: “Allegoria della musica” di Van Ehrenstrahl (lotto 3, stima 20.000-25.000 euro) e “Giovane donna che suona il liuto” di Backhuyzen, firmata e datata (lotto 1, stima 20.000-30.000 euro).”

Il 10 luglio, invece, a Verona, si svolgeranno due aste di libri. Una di libri del Rinascimento con esemplari anche rari come il lotto 104, il “Mikropresbutikon” di Henricus Petrus, una collezione di testi apocrifi che risale agli inizi della Chiesa e che mostra ancora legami con la cultura pagana (stima 2.000-3.000 euro). L’altra è un’asta di libri “fantasmi” cioè libri di cui non conosceva l’esistenza, sfuggiti ai bibliotecari, alle università e ai collezionisti. Sono 33 esemplari tra cui un messale del 1498 stampato su pergamena (lotto 16, stima 40.000-50.000 euro), e l’unica copia del manoscritto “Picatrix”, un libro di magia araba, mai stampato perché ritenuto una “scalinata verso l’inferno.”

“Il mercato dei libri antichi, in Italia come all’estero, si è modificato moltissimo negli ultimi anni”, spiega Antonello Privitera. “C’è un’attenzione sempre maggiore verso splendidi esemplari, possibilmente in prima edizione. Inoltre gli interessi dei collezionisti si sono spostati, ma questo già da un ventennio a questa parte, sempre più verso i libri scientifici. Io vedo questa tendenza quasi come una conseguenza di quello che accade nel presente: lo spirito del tempo è tecnologico e affida più volentieri la ricerca delle verità alla scienza piuttosto che alla filosofia o al pensiero”.

E il mercato dell’arte in generale? “Il trend è sicuramente in risalita rispetto agli anni passati”, osserva Privitera, “anche se mercato si è molto ristretto già da cinque o sei anni, con un’attenzione da parte dei clienti soltanto verso opere di qualità, in parte per l’incertezza generale data dalla congiuntura economica mondiale ma in parte anche, a mio avviso, per una maggiore consapevolezza da parte dei collezionisti sviluppata anche a partire dall’enorme offerta di opere d’arte o volumi antichi disponibile online”.

Come casa d’aste Bibliopathos si distingue per una politica di zero o basse commissioni per l’acquirente. “Secondo la nostra filosofia, infatti, è specialmente il venditore che deve sobbarcarsi l’onere di pagare i servizi della casa d’aste. Non vogliamo appesantire chi già si espone all’acquisto”. La loro politica è stata accolta positivamente dai compratori e le percentuali di vendita sono state superiori al 50%.

Altre caratteristiche della casa d’asta sono: non offrire troppi lotti per non stancare i collezionisti e per potersi dedicare di più alla schedatura e all’esposizione delle opere; fornire cataloghi estremamente ricchi di informazioni, così che anche chi non conosce può farsi un’idea.

Se la specializzazione di Bibliopathos attualmente sono i libri antichi e i manoscritti e i dipinti antichi, per il futuro si conta di aprire nuovi dipartimenti, con speciale attenzione per l’arte contemporanea e l’arte russa.”La scelta di offrire l’arte contemporanea è per aderenza ai nostri tempi”, spiega Privitera. “Parla un linguaggio che ha grande forza espressiva e ritengo sia giusto affiancarla a quella antica e moderna. L’arte russa, specialmente le avanguardie, ma anche l’arte sovietica, è una mia personale passione e credo anche che, insieme alla cura verso gli autori emergenti, sia un ottimo terreno anche per investitori puri. Infatti il Realismo socialista è rimasto uno dei pochi settori dell’arte contemporanea ancora molto sottovalutato, anche per la difficoltà di trovare dipinti che abbiano un valore artistico che scavalchi i diktat imposti ai pittori dall’ideologia e dal regime comunista. Del resto, però, anche gli antichi pittori lavoravano dovendosi districare tra il capriccio dei sovrani e le imposizioni della Chiesa cattolica e la maggior parte di loro erano semplici artigiani di cui non è rimasta traccia. Allo stesso modo, nell’arte sovietica bisogna saper vedere il capolavoro, che appare ogni mille quadri: ma quando appare è un piccolo miracolo per gli occhi e per il cuore.”

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Giulio Cesare Procaccini, Sacrificio di Isacco, olio su tela, Courtesy Bibliopathos

Giulio Cesare Procaccini, Sacrificio di Isacco, olio su tela, Courtesy Bibliopathos

Bassano, Compianto sul Cristo morto, 1580-82, olio su tela, Courtesy Bibliopathos

Bassano, Compianto sul Cristo morto, 1580-82, olio su tela, Courtesy Bibliopathos

Picatrix, 1624, Courtesy Bibliopathos

Picatrix, 1624, Courtesy Bibliopathos

Mikropresbutikon, 1550, Courtesy Bibliopathos

Mikropresbutikon, 1550, Courtesy Bibliopathos