Skip to content

Il mercato dell’arte in Italia: Collezione della famiglia Martignone

MILANO, Italia – Dipinti del Settecento, mobili lombardi neoclassici, argenti tedeschi dell’Ottocento e altro ancora. Per i collezionisti di arti decorative e mobili antichi è in arrivo sul mercato una collezione di circa 500 oggetti provenienti da una nota famiglia nobiliare del nord Italia. Si tratta delle collezioni di antichità del Conte e della Contessa Martignone, originari di Como ed elevati a nobiltà nel Trecento da Ottone Visconti, arcivescovo di Milano. Gli oggetti erano conservati nella casa di famiglia di Milano, nel cuore della città, e nella loro residenza sul mare sulla costa ligure. L’asta si terrà a Londra il 24 settembre presso la casa d’aste Bonhams, che ha definito le residenze dei Martignone “le case in cui re, papi e primi ministri hanno fatto baldoria”. I Martignone, infatti, erano noti per la loro ospitalità. Tra i loro ospiti, per esempio, c’è stato l’ultimo re d’Italia, Umberto II.

Mentre il conte Ettore Martignone era un medico stimato, che ha servito all’interno della Croce Rossa durante la Seconda guerra mondiale, sua moglie Mariella (Maria) Martignone era imprenditrice e fondatrice dell’azienda chimica VAMPA. Oltre che per l’ospitalità, la coppia era famosa per la passione per le arti decorative e le antichità. Si stima che il totale della vendita della loro collezione supererà il milione di sterline.

 

La casa di Milano conteneva una collezione di dipinti antichi, mobili e oggetti d’arte italiani e francesi dal XVII all’inizio del XX secolo e una vasta collezione di argenti: non solo da tavola ma anche sculture con forme di animali e bicchieri dalle forme particolari.

 

Anche le pareti della casa di Genova erano adornate di dipinti dei maestri antichi, ma qui i mobili erano di provenienza nord-italiana e conferivano all’ambiente un carattere più locale. Inoltre la residenza genovese includeva i giardini con la collezione di statue classiche in marmo.

 

Tra i dipinti antichi più importanti all’asta ci sono un olio su tela con fiori, putti e frutta di Franz Werner von Tamm del 1694, stimato £25.000-35.000; due studi ad olio del XVII secolo di un seguace di Alessandro Gori, entrambi rappresentanti animali in un paesaggio fluviale, offerti in coppia per £10.000-15.000. Un altro pezzo forte è “Ritratto di ragazzo”, attribuito alla cerchia di Pier Francesco Cittadini, sempre del XVII secolo, stimato £10.000-15.000.

 

Tra gli arredi un pezzo importante è una coppia di tavoli della Lombardia dell’inizio del XIX secolo, probabilmente opera del famoso Giuseppe Maggiolini, che era il più famoso ebanista del periodo neoclassico italiano e ha creato pezzi per molte case reali europee dalla sua bottega milanese nel 1700. La coppia è stimata £12.000-18.000. La Lombardia, ed in particolare la città di Milano, erano famose per l’ebanisteria nel periodo neoclassico, uno stile che favoriva linee pulite in reazione alla pesantezza e drammaticità del Barocco alla teatralità e agli ornamenti del Rococò. Lo stile genovese, invece, manteneva ancora alcune tracce del Rococò. Interessante, infine, è un comò francese del tardo XIX secolo alla maniera di Charles Cressent, offerto a £10,000-15,000.

 

#   #   #

 


ADDITIONAL IMAGES OF NOTE