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Angiolo Tommasi, ‘La visita alla balia’, olio su tela, cm 195 x 280, stima €40.000-€50.000. Courtesy Babuino, Roma.

Il mercato dell’arte in Italia: Dipinti antichi e dell’Ottocento da Babuino

Angiolo Tommasi, ‘La visita alla balia’, olio su tela, cm 195 x 280, stima €40.000-€50.000. Courtesy Babuino, Roma.
Angiolo Tommasi, ‘La visita alla balia’, olio su tela, cm 195 x 280, stima €40.000-€50.000. Courtesy Babuino, Roma.

ROMA – Dopo più di mezzo secolo esce da una collezione romana un’importante opera di Angiolo Tommasi, Visita alla balia, che andrà all’asta da Babuino il 30 ottobre all’interno della vendita di dipinti del XIX secolo.

La scelta del soggetto, un momento di vita della società borghese, ha fatto accostare l’opera ai contemporanei di Tommasi, Giuseppe De Nittis e Giovanni Boldini, anche loro profondamente interessati alla raffigurazione della vita dei ceti borghesi.

Stilisticamente, però, si riconosce l’insegnamento di Silvestro Lega, che fu maestro di Tommasi e spesso ospite della villa di famiglia a Bellariva, presso Firenze, tra il 1878 e il 1885. Il quadro risale proprio alla prima metà degli anni 80 dell’Ottocento. Anche l’impostazione dell’opera rivela l’influenza del maestro: anche Lega ha rappresentato gruppi di donne nelle opere La visita (1868, conservato alla Galleria d’Arte Moderna di Roma), Un dopo pranzo (1968, alla Pinacoteca di Brera a Milano), e La visita della balia (1873, alla Galleria di Palazzo Pitti di Firenze). Quanto alla scelta di collocare la scena in un’ampia veduta, questa si ritrova anche nell’opera La culla (1882, al Museo Fattori di Livorno), e in alcune opere di De Nittis dell’epoca, come Al Bois de Boulogne (1873) e Che freddo! (1874), entrambi in collezioni private.

Nato a Livorno nel 1858, già in vita Tommasi ottenne successo di pubblico e critica. Nel 1889 fu premiato all’Esposizione Universale di Parigi per “Le bagnanti”, e nel 1899 partecipò alla Prima Biennale di Venezia con Il riposo delle gabbrigiane. All’inizio del Novecento viaggiò in Sud America e lavorò per il governo argentino. Tornato in Italia si avvicinò agli Impressionisti livornesi. Morì nel 1923. La stima del dipinto offerto da Babuino, un olio su tela di 195 x 280 cm, ammonta a €40.000-€50.000.

Alla stessa asta di dipinti dell’Ottocento si ritrovano due opere che rappresentano una vera occasione per i collezionisti per il prezzo a cui sono offerte: un’opera di Alessio Issupoff, nato in Russia nel 1889 e trasferitosi poi a Roma dove ricevette un’immediata consacrazione di critica e mercato e dove morì nel 1957. In questo caso si tratta di un’opera di sapore verista che risale al periodo russo, quindi prima del 1926, un ritratto di Contadina (olio su tela, 98 x 74 cm) che testimonia la capacità del pittore di ritrarre i costumi e i caratteri locali con la potenza del colore. La stima è di €2.000-€3.000.

L’altra opera è una Mamma col bambino di Francesco Longo Mancini (Catania 1880 – Roma 1954), un olio su tela, 97 x 99 cm, stimato €2.500-€3.000. Longo Mancini fu attivo nei primi del Novecento. Rimase sempre estraneo alle avanguardie ed è conosciuto, invece, per i nudi e i ritratti femminili. Non disdegnò i soggetti orientalisti, infatti in vita ricevette notorietà perché una sua opera rappresentante La preghiera di Maometto fu acquistata dal Re Umberto di Savoia.

Oltre a quest’asta di dipinti dell’Ottocento, Babuino tiene a fine mese altre due aste, una di dipinti antichi (il 29 ottobre) e l’altra di Libri, argenteria e porcellane (il 31 ottobre). In totale i lotti che vanno all’asta sono circa 700. Per i dipinti le stime vanno da circa €1.000 a €50.000.

Tra i dipinti antichi c’è attesa per i vedutisti del Settecento. L’asta, infatti, offre due opere del periodo a soggetto architettonico: una è di Gian Paolo Panini, nato a Piacenza nel 1691 dove studiò scenografia teatrale, si trasferì a Roma nel 1911 dove lavorò come decoratore di palazzi, pittore e insegnante di prospettiva all’Accademia francese. Morì a Roma nel 1765. Come pittore fu famoso per le vedute reali e immaginarie della città e i dipinti di rovine. In questo caso l’opera intitolata “Capriccio architettonico con figure e statua di Achille”, nota anche col titolo Mario sulle rovine di Cartagine, è un olio su tela, 65 x 44 cm, realizzato intorno al 1718, poco prima dell’opera Alessandro visita la tomba di Achille, che da Panini fu donata all’Accademia di San Luca. Lo stesso soggetto si trova in altre opere dell’artista. L’opera è stimata €35.000-€45.000.

L’altra veduta architettonica è una collaborazione tra Michele Marieschi (Venezia 1710-1743) e Francesco Albotto (Venezia 1721-1757), a cui sono attribuite le figure. Si tratta di una Veduta con capriccio architettonico, obelisco e monumento equestre, olio su tela di 69 x 83 cm, stimato €15.000-€20.000, che fu replicato da entrambi in numerose opere successive conservate in musei e collezioni importanti.

 


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Angiolo Tommasi, ‘La visita alla balia’, olio su tela, cm 195 x 280, stima €40.000-€50.000. Courtesy Babuino, Roma.
Angiolo Tommasi, ‘La visita alla balia’, olio su tela, cm 195 x 280, stima €40.000-€50.000. Courtesy Babuino, Roma.
Alessio Issupoff, ‘Contadina’, olio su tela, cm 98 x 74, stima €2.000-€3.000. Courtesy Babuino, Roma.
Alessio Issupoff, ‘Contadina’, olio su tela, cm 98 x 74, stima €2.000-€3.000. Courtesy Babuino, Roma.
Gian Paolo Pannini, ‘Capriccio architettonico con figure e statua di Achille’, olio su tela, cm 65 x 44, stima €35.000-€45.000. Courtesy Babuino, Roma.
Gian Paolo Pannini, ‘Capriccio architettonico con figure e statua di Achille’, olio su tela, cm 65 x 44, stima €35.000-€45.000. Courtesy Babuino, Roma.
Michele Marieschi e Francesco Albotto, ‘Veduta con capriccio architettonico, obelisco e monumento equestre’, olio su tela, cm 69 x 83, stima €15.000-€20.000. Courtesy Babuino, Roma.
Michele Marieschi e Francesco Albotto, ‘Veduta con capriccio architettonico, obelisco e monumento equestre’, olio su tela, cm 69 x 83, stima €15.000-€20.000. Courtesy Babuino, Roma.