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Courtesy Cambi, Genova.

Il mercato dell’arte in Italia: la collezione Bartolozzi all’asta

Courtesy Cambi, Genova.
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GENOVA, Italia – Il 12 marzo va all’asta da Cambi a Genova parte della collezione dei celebri antiquari Bartolozzi, attivi a Firenze da quattro generazioni. Si tratta di più di 150 lotti con stime che vanno da €200-250 per una specchiera dorata del XIX sec. fino a €150.000-180.000 per due dipinti a olio tondi di Giovan Battista Gaulli detto il Baciccio, artista del Barocco. Un’altra parte della collezione è già stata dispersa da Christie’s a Londra lo scorso ottobre con un risultato totale di £825.875 e percentuali di vendita pari al 51% per lotto e 54% per valore.

La storia della galleria risale al 1877, quando Guido Bartolozzi aprì il suo negozio in un’epoca in cui Firenze era la capitale dell’antiquariato. Oltre alla storica sede al numero 18 di via Maggio, già allora nota per gli antiquari prestigiosi, Bartolozzi acquistò nel 1920 il rinascimentale Palazzo Michelozzi, da allora sede della famiglia.

Nel corso dei decenni l’offerta della galleria è stata tra le più elevate a livello nazionale e internazionale, spaziando tra oggetti, opere, arredi e dipinti di vario genere dal XV al XIX secolo. Pur seguendo l’evoluzione del gusto, ha sempre puntato alla qualità e all’originalità. La galleria ha partecipato alle più importanti mostre di settore, tra cui il Gotha a Parma e la Biennale degli Antiquari di Firenze, a cui Bartolozzi ha partecipato dall’anno della fondazione della fiera, il 1959, fino ad oggi senza saltare nessuna edizione. Il nipote del fondatore della galleria, anche lui chiamato Guido Bartolozzi, ne è stato anche vice-presidente e segretario generale dal 1985 al 2001.

Adesso, colti i mutamenti del gusto e del mercato dell’arte, l’erede della galleria e attuale proprietario Massimo Bartolozzi ha deciso di chiudere il negozio di via Maggio 18 per continuare la sua attività nei prestigiosi spazi di Palazzo Michelozzi esclusivamente su appuntamento. Selezionerà ulteriormente l’offerta per rispondere ad un collezionismo che cerca l’oggetto eccezionale e non più solo per arredamento, e si concentrerà sulla fascia alta del mercato.

Per la casa d’asta Cambi è un onore offrire questa vendita visti anche i rapporti professionali e personali che i fondatori hanno avuto con la galleria Bartolozzi.

“Sono passati quasi vent’anni dal giorno che mi trovai a fianco di Massimo nella conduzione di un’asta”, racconta Matteo Cambi, “all’epoca curavo per la casa d’aste Rubinacci i cataloghi delle vendite di Arte Marinara e lui ne era il banditore. Ricordo nitidamente come la sala fosse colma di partecipanti, le mani che si alzavano in simultanea, le offerte che correvano veloci, e lui riusciva con sapienza a condurre la vendita verso risultati sempre gratificanti. Per me è stato un maestro, la sala non sapeva resistergli (…) È anche per merito di quelle giornate passate assieme che qualche tempo dopo abbiamo deciso di aprire la Cambi Casa d’Aste”.

Il catalogo della vendita include una grande varietà di opere, dalle sculture, all’ebanisteria, ai mobili rifiniti con pietre semipreziose, alle console intagliate e dorate.

Tra i pezzi più importanti, oltre ai dipinti già nominati del Baciccio (lotto 56), ci saranno una coppia di cassettoni Luigi XVI nello stile di Maggiolini (lotto 80, stima €40.000-50.000), una coppia di mori laccati e dorati del XVIII secolo (lotto 115, stima €30.000-40.000), un tavolino da gioco con incastonate scene in pietre dure (lotto 76, stima €15.000-18.000), una piccola scrivania Impero attribuita a Giovanni Socci (lotto 62, stima €15.000-18.000), tre deliziose pergamene (lotto 116, €4.000-4.500), una brocca in maiolica veneziana del XVII secolo (lotto 108, stima €1.000-1.500), sei poltrone in legno intagliato, laccato e dorato, di manifattura siciliana del 1830-1840 (lotto 60, stima €15.000-20.000), una commode francese di Mathieu Criaerd (1698-1776) laccata a cineserie con bronzi dorati (lotto 90, stima €30.000-40.000) e due rari sgabelli girevoli del XVIII secolo (lotto 100, €2.000-2.500).

Il lotto al quale Massimo Bartolozzi tiene di più? Una coppia di antiche gambe di un fratino del XVI secolo (lotto 3, stima €500-600). “Sono originali, le ho da una vita, quasi mi dispiace venderle”.


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Courtesy Cambi, Genova.
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