Quest’anno è destinato a rinforzare i rapporti tra Italia e Stati Uniti. Il 2013, infatti, è “l’anno della cultura italiana negli Stati Uniti”, un’iniziativa lanciata dal Ministro degli Esteri Giulio Terzi e coordinata dall’Ambasciatore italiano negli Stati Uniti Claudio Bisogniero. Lo scopo è di presentare la cultura italiana e le sue nuove sfaccettature al pubblico americano, fortificare le relazioni tra i due paesi e promuovere l’Italia dal punto di vista dell’economia culturale.
Ricerca, scoperta e innovazione sono le linee guida di un progetto su più livelli che spazia dall’arte alla musica, tra teatro, patrimonio paesaggistico e architettonico, cinema, letteratura, scienza, design e cibo. Tra i nomi eccellenti in programma c’è quello di Giuseppe Verdi – non si dimentichi che il 2013 segna il bicentenario dalla nascita del compositore. Ma l’anno appena iniziato è anche il 700esimo anniversario dalla nascita del Boccaccio, così come il cinquecentenario de “Il Principe” di Machiavelli, ed entrambi verranno celebrati.
E ancora, Pier Paolo Pasolini, Marco Bellocchio, Giò Ponti, il 50esimo anniversario della Lamborghini, Riccardo Muti, il Berlucchi, la Toscana e Venezia. Il riferimento alle eccellenze italiane funziona come un invito a investire nel futuro.
Un ruolo dominante nel programma è giocato, naturalmente, dall’arte. A cominciare con l’evento inaugurale dell’anno, che si è tenuto alla National Gallery di Washington il 12 dicembre: lo svelamento e la mostra del David-Apollo di Michelangelo, proveniente dal Museo del Bargello di Firenze.
La scelta di questa statua non è casuale e rappresenta i legami che uniscono l’Italia e gli Stati Uniti. L’Italia, infatti, ha già prestato quest’opera agli Stati Uniti nel 1949, in occasione della cerimonia di insediamento del Presidente Harry Truman, come segno di gratitudine per gli aiuti del Dopoguerra. La mostra, durata sei mesi, fu visitata da più di 791.000 persone.
Molti degli appuntamenti con l’arte dell’Anno della cultura Italiana negli Stati Uniti hanno per tema il Rinascimento. Michelangelo sarà in mostra anche al Muscarelle Museum of Art di Williamsburg e dopo al Museum of Fine Arts of Boston con 25 disegni provenienti dalla Casa Buonarroti a Firenze; la Frick Collection a New York presenterà dodici dipinti di Piero della Francesca da collezioni italiane e americane; una presentazione completa del pittore veneziano Paolo Veronese, con 70 opere da più di 30 musei e collezionisti privati, è già iniziata al Ringling Museum di Sarasota in Florida. Firenze e il Rinascimento sono attualmente in mostra anche al Getty Center di Los Angeles con una mostra sulla città toscana all’alba del Rinascimento, mentre il Telfair Museums di Savannah in Georgia espone ora 45 opere di arte sacra provenienti dagli Uffizi.
Caravaggio sarà un altro dei grandi protagonisti dell’anno. Otto dei suoi dipinti e capolavori importanti che documentano la sua influenza sui pittori in Italia, Francia, Spagna e Olanda sono ora in mostra al Los Angeles County Museum of Art, in una mostra che poi si sposterà al Wadsworth Atheneum Museum of Art di Hartford. Per la prima volta l’Adorazione dei Pastori sarà visibile negli Stati Uniti, più precisamente alla Legion of Honor di San Francisco, mentre il Metropolitan a New York mostrerà a settembre la Resurrezione di Lazzaro dalla Chiesa dei Padri Crociferi di Messina.
Anche alcuni capolavori dell’arte classica lasceranno in via eccezionale l’Italia per essere ammirati negli Stati Uniti. Tra questi il Galata morente, che verrà mostrato alla National Gallery di Washington a ottobre, e il Bruto Capitolino, un bronzo del IV-III secolo a.C. che sarà al Museum of Fine Arts in Boston tra pochi giorni. Entrambi vengono dai Musei Capitolini di Roma, mentre dalla Sicilia sono attesi il Satiro danzante di Mazara del Vallo, ospitato a Marzo dal Metropolitan di New York, e l’Efebo di Mozia, al Getty Center di Los Angeles ad Aprile.
Meno spazio, purtroppo, è stato lasciato in programma all’arte moderna e contemporanea italiana. Gli eventi più importanti in questo senso saranno una mostra di 19 sculture e dieci disegni di De Chirico alla Phillips Collection di Washington in primavera e un’installazione di Sandro Chia alla Morgan Library di New York durante l’Armory Show. Le mostre di opere provenienti dalla Collezione di Arte Moderna De Fornaris all’Italian Cultural Institute e all’Industria Superstudio di New York sono già cominciate a dicembre e chiuderanno alla fine di questo mese. Danno la possibilità di vedere opere di artisti come Morandi, Casorati, Burri e Penone.
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