VENEZIA, CIRCA 1727-1730
alta e a due manici, decorata con mazzetto di fiori e nastro; poche usure, una minima sbeccatura
Segnatura incisa
Alt. cm 7,5, larg. cm 9,2
A VENICE PORCELAIN CUP, CIRCA 1727-1730; SLIGHTLY WORN, A MINOR CHIP
Pur essendo attribuibile per evidenza di pasta alle fornaci della manifattura di Giovanni Vezzi, questa tazza andrà certamente inserita in quella fase produttiva nella quale i bianchi non decorati, rimasti dopo la chiusura nei magazzini della manifattura veneziana, vennero ceduti ai creditori della fabbrica per essere decorati e venduti. Questa produzione, che copre un arco temporale tra il 1724 e il 1740 circa, costituisce una parte rilevante dell¿esiguo nucleo di porcellane di Vezzi giunte fino a noi, in qualche caso con risultati eclatanti, come il vaso biansato oggi nella fondazione Querini Stampalia (per una disamina della datazione di queste porcellane si veda L. Melegati, Giovanni Vezzi e le sue porcellane, Milano 1998, pag. 18 passim). In particolare, la nostra tazza presenta non pochi punti di contatto, sia nel trattamento che nel gusto, con la teiera oggi conservata nel Museo Correale di Sorrento (inv. 1797), con la tazza di collezione privata marcata Ven. A., già in Melegati (op. cit., scheda 68, pag. 188) ed ancora con il piattino databile al 1720-27 in collezione Lokar (A. D'Agliano, Porcellane italiane dalla collezione Lokar, Milano 2013, scheda 23, pag. 52). Ma si noti come la presenza dei caratteristici tulipani suggerisca una datazione alta per la decorazione di questa tazzina, probabilmente intorno al 1730 circa.