Francesco Salvator Fontebasso (venezia 1707 - 1769) Attribuito San Giuda Di Giacomo E Angioletto - May 14, 2024 | Lucas Milano Srl In Italy
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Francesco Salvator Fontebasso (Venezia 1707 - 1769) attribuito San Giuda di Giacomo e angioletto

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Francesco Salvator Fontebasso (Venezia 1707 - 1769) attribuito San Giuda di Giacomo e angioletto
Francesco Salvator Fontebasso (Venezia 1707 - 1769) attribuito San Giuda di Giacomo e angioletto
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Description
Francesco Salvator Fontebasso (Venezia 1707 - 1769) attribuito
San Giuda di Giacomo e angioletto
Olio su tela
52 x 40,5 cm

L'opera testimonia l'avvicinamento del Fontebasso all'arte del Tiepolo e della sua produzione di teste di vecchio; in questa tela, infatti, notiamo la fragranza cromatica e la pennellata vibrata desunta da Sebastiano Ricci applicata al ritratto ravvicinato di un volto di anziano uomo. Tra le tante opere a cui potremmo riferirci per una comparazione citiamo Lezione di geometria conservata al Musée des Beaux-Arts di Tours, pubblicata con foto 88 nella monografia curata da Marina Magrini.

La formazione di Fontebasso avvenne nella bottega di Sebastiano Ricci, suo maestro e ispiratore, anche se ampliò le sue conoscenze con soggiorni formativi a Roma e Bologna. Di queste due esperienze troviamo testimonianza nell’impronta classicheggiante, nelle forme esaltate dei suoi personaggi, ispirati dalla lezione di Michelangelo, e nelle strutture prospettico-architettoniche dalla tradizione quadraturistica emiliana. Tornato a Venezia trovò nuova linfa per le sue ispirazioni, avvicinandosi all’impeto pittorico giovanile di Giambattista Tiepolo. Iniziò lavorando su temi religiosi per i Manin, prima nella cappella della Villa di Passariano (1732) e, in seguito, a Venezia nella chiesa dei Gesuiti, ove realizzò due scomparti del soffitto con Elia rapito in cielo e Gli angeli appaiono ad Abramo (1734), in cui è evidente l’influenza tiepolesca. Dopo le prime commissioni importanti ricevute dai Manin, i Rezzonico e le decorazioni a fresco nella chiesa della SS. Annunziata a Trento, la sua carriera subì una svolta propulsiva nel ruolo di decoratore d’interni veneziani, probabilmente dovuta anche all’assenza in città di Tiepolo. Fu attivo in Russia, nella chiesa del Palazzo d’Inverno, ma quasi nulla è rimasto di questi lavori eseguiti a San Pietroburgo su commissione dell’imperatrice Elizaveta Petrovna. Si può notare che la produzione degli ultimi anni presenta forme più levigate, come nella serie di quattro tele della chiesa di San Francesco della Vigna (1765), in cui si avverte un irrigidimento stilistico teso ad immagini di fredda eleganza, ben lontane dalle precedenti creazioni di tangibile concretezza.


Francesco Salvator Fontebasso (Venice 1707 - 1769) attributed
Saint Jude of James and Little Angel
Oil on canvas
52 x 40,5 cm

The artwork tests Fontebasso's approach to the art of Tiepolo and his production of old men's heads; in this canvas, we notice the chromatic fragrance and the vibrating brushstroke taken from Sebastiano Ricci applied to the close-up portrait of an elderly man's face. Among the many artworks to which we could refer for a comparison, we mention Geometry Lesson preserved at the Musée des Beaux-Arts in Tours, published with photo 88 in the monograph edited by Marina Magrini.
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Francesco Salvator Fontebasso (Venezia 1707 - 1769) attribuito San Giuda di Giacomo e angioletto

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