Forno di Canale d'Agordo 1709 – Treviso 1781 Paesaggio con figureolio su tela, cm 95,5x132. Questa splendida immagine della campagna veneta, con i poveri casolari di un borgo contadino ai piedi delle Prealpi, animata in primo piano da una serie numerosa di figure di donne intente ad accudire le loro poche bestie, che si stanno abbeverando al piccolo fiume che scorre davanti alla casa al centro della composizione, è indubbiamente da ritenere una delle più notevoli realizzazioni di Giuseppe Zais. Si tratta di opera ancora relativamente giovanile del maestro di origini bellunesi, tutta permeata da quel genuino interesse per il mondo contadino che caratterizza la produzione del pittore in questa fase della sua attività, costituendo il più significativo elemento di differenziazione dal mondo del contemporaneo Zuccarelli. Le belle e realistiche macchiette, caratterizzate dal vivace colorismo degli abiti, sono costruite con la tipica pennellata di tocco e altrettanto tipico è il gioco chiaroscurale, nell'alternarsi vibrante di luci e di ombre che contribuisce a infondere profondità all'immagine, che sfuma nelle lontananze azzurrate dell'orizzonte. Altrettanto di grande effetto e realismo la serie delle povere case disperse nella campagna, veri e propri brani di verità forse desunti dal pittore da appunti grafici presi durante i suoi trasferimenti nel Veneto. Del tutto probanti, a conferma dell'assegnazione di quest'opera allo Zais, risultano i confronti con opere quali le tele conservate alla Pinacoteca del Seminario di Rovigo o al Museo Civico di Padova, assolutamente simili per tipologia pittorica e soluzioni prospettiche.