Philiberti Pingonii sabaudi Augusta Taurinorum Torino, Eredi Nicola Bevilacqua, 1577. Onorato Derossi, 1777. In 4°. Occhietto, stemma xilografico della città di Torino al frontespizio, capilettera ornati e fregi tipografici in xilografia. Legato con: Inclytorum Saxoniae, Sabaudiaeque Principum arbor gentilitia. Stessi dati tipografici. In 4°. 2 parti in un vol. Occhietto, stemma sabaudo al frontespizio, una tavola genealogica ripiegata, fioriture, legatura dell'inizio del XX secolo in mezza pergamena, dorso con fregi in oro e tassello con titolo, qualche abrasione, un angolo piegato. Ex libris al contropiatto: Cristoforo Scotti.


Notes: Riedizione settecentesca, promossa dal libraio Onorato Derossi, di queste due celebri opere del Pingon, originariamente pubblicate secolo XVI qui riunite in un unico volume con un occhietto preliminare che le ricorda entrambe ma ciascuna con frontespizio e numerazione propri. Rispetto alle edizioni originali, la "Augusta Taurinorum" non comprende la grande pianta di Torino, mentre nell’"Arbor gentilitia" di Casa Savoia il grandioso albero genealogico presente nell’edizione originale è qui sostituito da una tavola fuori testo che elenca la serie ininterrotta dei 29 principi sabaudi, da Siguardo Re di Sassonia (anno 636) a Carlo Emanuele I (1580). Bocca, 6108.
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